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DoDonPachi DaiOuJou - Notizie
Generi:
Arcade, Shooter
Piattaforme:
iOS, PlayStation 2, Arcade
Sono passati secoli dalla catastrofica guerra che è quasi costata il completo annientamento della razza umana per mano dello squilibrato comandante del Corpo DonPachi, una squadra militare di piloti di caccia stellari noti per la loro abilità nel combattimento e per il loro distacco emotivo (come risultato dell'addestramento disumano a cui sono sottoposti - il primo gioco ne è un esempio lampante, con l'apprendista che massacra i compagni fingendosi nemico); ciò che restava del suo esercito genocida fu raccolto, trasportato sulla Luna e sigillato in una rete di caverne, lasciato a marcire mentre gli incubi svanivano nella leggenda.
La razza umana tornò a prosperare, al punto da colonizzare la Luna stessa, con la megalopoli di Lunapolis come fulcro dell'attività umana sul suolo lunare. Tuttavia, con il passare del tempo, le macchine dormienti si risvegliarono, si ricostruirono, si evolsero: le caverne sotterranee del pianeta brulicavano di ogni sorta di warmachines avanzate e di impianti di produzione automatizzati, con al centro una piattaforma pesantemente sorvegliata dove la macchina da combattimento per eccellenza del passato, l'ape meccanica Hibachi (questa volta chiamata 緋蜂, cioè "ape scarlatta"), veniva lentamente ricostruita. Seguendo ancora la loro programmazione originale, le macchine hanno rotto il sigillo, invadendo la superficie e prendendo rapidamente il controllo della quasi indifesa Lunapolis, le cui strade e strutture erano ormai completamente invase e disseminate di postazioni di artiglieria pesante.
Con poco tempo a disposizione, i Corpi DonPachi vengono riattivati, con il tempo sufficiente per costruire solo due caccia; tuttavia, a ciascuno di essi è stata concessa l'assistenza di una Bambola Elemento, droidi senzienti altamente evoluti (apparentemente diffusi nella società umana di allora, e trattati come poco più che schiavi) in grado di fornire dati tattici e potenziare le capacità dell'imbarcazione stessa. Sapendo che la missione è plausibilmente suicida, le due navi d'attacco vengono schierate sulla superficie lunare, appena fuori Lunapolis, da sole contro uno spietato esercito di macchine con un unico obiettivo: uccidere.
La razza umana tornò a prosperare, al punto da colonizzare la Luna stessa, con la megalopoli di Lunapolis come fulcro dell'attività umana sul suolo lunare. Tuttavia, con il passare del tempo, le macchine dormienti si risvegliarono, si ricostruirono, si evolsero: le caverne sotterranee del pianeta brulicavano di ogni sorta di warmachines avanzate e di impianti di produzione automatizzati, con al centro una piattaforma pesantemente sorvegliata dove la macchina da combattimento per eccellenza del passato, l'ape meccanica Hibachi (questa volta chiamata 緋蜂, cioè "ape scarlatta"), veniva lentamente ricostruita. Seguendo ancora la loro programmazione originale, le macchine hanno rotto il sigillo, invadendo la superficie e prendendo rapidamente il controllo della quasi indifesa Lunapolis, le cui strade e strutture erano ormai completamente invase e disseminate di postazioni di artiglieria pesante.
Con poco tempo a disposizione, i Corpi DonPachi vengono riattivati, con il tempo sufficiente per costruire solo due caccia; tuttavia, a ciascuno di essi è stata concessa l'assistenza di una Bambola Elemento, droidi senzienti altamente evoluti (apparentemente diffusi nella società umana di allora, e trattati come poco più che schiavi) in grado di fornire dati tattici e potenziare le capacità dell'imbarcazione stessa. Sapendo che la missione è plausibilmente suicida, le due navi d'attacco vengono schierate sulla superficie lunare, appena fuori Lunapolis, da sole contro uno spietato esercito di macchine con un unico obiettivo: uccidere.
Rilasciato il 17/04/2002
Sintesi:
Il quarto gioco della serie Donpachi.
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